Storia del Chianti Classico Secondo noi.pagina 1 2 3 4Calcoli delle reali produzioni ad ettaro
le cifre ufficiali (in rosso) dicono che:
dati: (*) agraria.com, (**) gambero rosso, Daniele Cernilli, www.terradaily.com (dichiarazione di Giovanni Ricasoli) Se il dato dei litri annuali prodotti è corretto, allora le bottiglie prodotte(4-5) non sono quelle dichiarate (1). Se il dato di 30.000.000 di bottiglie prodotte è giusto, allora il numero di litri di chianti classico (2-3), è inferiore a quello che viene dichiarato. In entrambi i casi qualcuno sembra proprio che faccia furbo. Compatibilmente con la capienza delle bottiglie, con i dati ufficiali pubblicati: 30.000.000 di bottiglie da 0,720l, corrispondono a 21.600.000 litri di vino totali, mentre se le bottiglie sono da 0.750l, allora i litri sono 22.500.000.
La verità è che una produzione media di 27.000.000 di litri (28.160.000 nel 2007, fonte consorzio del chianti classico), dovrebbe dare origine ad un numero compreso tra i 36.000.000 (bottiglie da 0,750), e 37.500.000 (bottiglie da 0.720l), all'anno. Sta di fatto che i numeri dichiarati sulla produzione ufficiale di litri e bottiglie, c'è una differenza di 6.000.000-7.500.000 di unità ad andar bene.
In poche parole le possibilità sono due: o non vengono dichiarate alla vendita circa 7.000.000 di bottiglie, oppure il chianti classico vero è in realtà meno di quello che viene effettivamente venduto.
Non è mica finita: Supponiamo che 100 kg di uva diano 70 kg di vino come pare abbastanza ragionevole e come prescritto dall’attuale disciplinare. Insomma stiamo di manica stretta perché con le presse moderne tutto è possibile;).
281.600Hl (dai ufficiali consorzio 2007)=28.160.000Kg. dividiamo di nuovo questa cifra per gli ettari produttivi, 7100 = circa 4000 Kg ad ettaro. 4000 * 30% = 1200. La resa per ettaro è uguale a 5.200Kg/ha e fino a qua ci siamo… ma per un vigneto di 35 anni!!!! Per confermare le ipotesi sopra indicate sono andato a cercare i dati della resa a ceppo per pianta. Google mi restituisce la pagina di wikipedia. Quindi faccio due conteggi:
Ed ecco il quanto. Adesso è chiaro quanto produce un ettaro, in effetti queste cifre mi erano state confermate a voce. E' ancora molto più chiaro del percé il limite sia stato abbassato;) Volendo rimanere stretti (altrimenti rischio di voler per forza dimostrare quello che poi non c'è e non sarebbe né serio nè giusto), e sostiuendo il 3 kg ceppo con un 2,75 - peso medio di un grappolo di sangiovese toscano per il numero di grappoli. Ma perché mettere un limite pià alto se le piante producono meno?
E' sempre la solita storia come per le quantità. Si può sbagliare a ipotizzare ma la matematica non sbaglia se il dato di partenza è sicuro e verificato - Il risultato è sempre molto fuori dai limiti. Doc, docg e statuto consorzio opportunamente "aggirati". Giratela come vi pare. I litri per ettaro prodotto non sono quelli dichiarati, la vendemmia è una sola, i carrelli che entrano in vigna - se la vendemmia è fatta a mano - vengono riempiti uno alla volta, se la vendemmia è fatta a macchina non è possibile separare grappoli o acini. Non c'è umanamente modo. Per forza quinti voi pagate dallo stesso appezzamento, dalla stessa vigna, dalla stessa vendemmia, una parte di vino con il marchio di qualità e una parte di vino che pur essendo lo stesso non ha il marchio. Questa è una frode. Ora da qui a stabilire chi è che lo fa, il passo è lungo, ma è la principale ragione per la quale vi ho detto che prima si vedono le vigne, si assaggia l'uva e poi si vede che cosa tentano di venderci;) Con una vendemmiatrice si possono perdere dall'8 al 15% di prodotto. I vigneti moderni con sostegni in legno, sono appunto creati per l'utilizzo di tali macchine. Eppoi, perché spendere trilioni di lire e di euro per segare piante che facevano un’altissima qualità, per sostituirle con piante giovani che producono quasi quanto quelle precedenti ma di qualità ridicola (questo è un fatto agronomico indiscutibile, super partes, per così dire)? Passi il fatto di sostituire l’uva bianca con quella nera, ma perché segare dell’ottimo sangiovese per piantare del pessimo sangiovese? Insomma qualcuno qui ci prende tutti per i fondelli da una trentina d’anni perché se questi dati sono corretti come sembrano, o è una frode allo stato di dimensioni colossali o una frode nei confronti dei consumatori. Io sinceramente ed in buona fede non riesco a spiegarmelo in altro modo.
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Casprini da Omero - Passo dei PecoraiIl ristorante
Cucina tipica chiantigiana dal 1913
Aperto: Lun.-Dom.: 09:00-21:30
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